mercoledì, Aprile 24, 2024
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Carabinieri, ultime: Riciclaggio beni paleontologici, sequestro oltre 30mila reperti

Carabinieri, ultime dal sito:

ANCONA, 20 OTT – Sequestro di oltre 30mila reperti paleontologici, circa mille reperti archeologici, oltre ad altri beni culturali di natura libraria, ritenuti di provenienza illecita; sigilli a due musei privati – uno di Spello (Perugia) e l’altro di Gagliole (Macerata) – contenenti beni paleontologici ritenuti di natura illegale – recita la nota online sul portale web ufficiale. Sono provvedimenti eseguiti lo scorso 12 ottobre e resi noti oggi dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, coadiuvati dai colleghi di Bologna, Perugia l’Aquila, dai militari dei Comandi Provinciali territoriali e dei Forestali di Ancona e Macerata – viene evidenziato sul sito web. I militari hanno eseguito un decreto di perquisizione domiciliare, personale e locale nei confronti di nove persone accusate di scavi archeologici non autorizzati, furto, riciclaggio di beni archeologici/paleontologici – I sequestri sono stati effettuati nei confronti di persone nei comuni di Fabriano (Ancona), Cerreto D’Esi (Ancona), Castelraimondo (Macerata), Camerino (Macerata), Serravalle del Chienti (Macerata) e Mogliano (Macerata), Gubbio (Perugia), Valfabbrica (Perugia) e Spello (Perugia). Second l’accusa, vi sarebbe stata sottrazione illecita di beni archeologici e paleontologici in siti che dovrebbero essere sottoposti alla sola competenza di esperti studiosi della materia, e un atto di fraudolenza che genera una lesione significativa alla comunita’. Oltre al danno patrimoniale, e alla deturpazione irrazionale del sottosuolo, sono fatti che depredano il luogo saccheggiato da testimonianze, storiche e scientifiche, identitarie del contesto, facendone perdere le tracce con l’immissione sul mercato clandestino – Le indagini della Procura di Ancona e dei Carabinieri del Tpc di Ancona hanno rivelato indizi non confortanti circa la diffusione del fenomeno della detenzione illecita dei beni archeologici e paleontologici nel contesto marchigiano e non solo – recita il testo pubblicato online. Gli elementi acquisiti sono al vaglio delle Autorita’ inquirenti per definire con certezza le responsabilita’ delle persone coinvolte e le circostanze dei fatti – precisa la nota online. .

E’ quanto si legge in una nota ufficiale diffusa, in giornata, dal servizio stampa Arma dei Carabinieri. Il contenuto della nota, della quale si riporta testualmente nel presente articolo il contenuto completo, e’ stato divulgato, alle ore 14, anche mediante il sito internet dei Carabinieri, sezione Comunicati Stampa, attraverso il quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte della nota riportata: carabinieri.it

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