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Chieti, I ragazzi della scuola primaria di via Bosio campioni del concorso per “Esploratori della memoria”.

Chieti, nuova nota diramata in giornata dal Comune attraverso il proprio sito web ufficiale:

Chieti, 31 maggio 2023 – Bravissimi i ragazzi e gli insegnanti dell’istituto comprensivo 4 di Chieti che con le classi IV e V della scuola primaria “Via Bosio” ha partecipato al CONCORSO “ESPLORATORI DELLA MEMORIA” 2022/23  risultando Primi per la regione Abruzzo fra le scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado partecipanti al concorso, questo grazie a un lavoro volto a promuovere il dialogo trans-generazionale attraverso la realizzazione di due documentari in cui sono stati intervistai due testimoni diretti della seconda guerra mondiale – si apprende dalla nota stampa.   “Il cammino della memoria nelle nuove generazioni è un cammino importante e necessario, così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Teresa Giammarino – Bravi ai ragazzi che l’hanno espresso in modo così sensibile e bravi alla dirigente e agli insegnanti che li hanno seguiti, facendo loro da guida e da riferimento – recita il testo pubblicato online. Bravi tutti”.   “Un viaggio nel passato toccante e coinvolgente, questo risultato premia l’impegno e la sensibilità dei nostri ragazzi e anche dei nostri insegnanti – così la dirigente del Comprensivo, Elvira Pagliuca – “Via Bosio” è da molti anni impegnata sul fronte della memoria e dell’educazione civica, questo tipo di attività anche attraverso il “Comune Scuola”. “Abbiamo un sindaco, una giunta ed un consiglio scolastico regolarmente eletti dagli altri alunni – A loro il compito di organizzare e migliorare la vita scolastica – si legge sul sito web ufficiale.   Questa organizzazione serve ai bambini per sviluppare autonomia e senso di responsabilità rispetto a ciò che li circonda – si apprende dal portale web ufficiale. I nostri laboratori sono veramente singolari ed unici, i bambini lavorano in gruppi e durante i laboratori non esistono le classi ma solo spazi occupati dai bambini che cooperano in forma libera; quelli di prima con quelli di seconda e poi terza quarta e quinta insieme – recita la nota online sul portale web ufficiale. Sono loro a realizzare opere, elaborati, spettacoli, manufatti, strumenti, musiche, coreografie, video e mentre i bambini creano, i docenti, che avevano nella fasi iniziali dato gli strumenti, sembrano invisibili e li assistano a spiccare il volo”.   “In particolare il lavoro svolto si è incentrato nel periodo poco precedente e successivo all’8 settembre 1943 e alle vicende sul fronte Gustav – racconta Mario Gallo, docente nella scuola che ha seguito la realizzazione dei documentari – Le interviste a nonno Abramo e a nonna Nazarena hanno consegnato ai bambini uno spaccato di storia vivo ed emozionante – recita la nota online sul portale web ufficiale. Il percorso è stato sviluppato come per la maggior parte delle attività che svolgiamo a scuola attraverso l’interdisciplinarietà, la storia con le testimonianze orali e documenti originali; la geografia dell’Abruzzo e dell’Italia, a partire dal fronte Gustav che spaccava la nostra regione in due parti fino a quella globale, con carte e mappe,  l’educazione civica, la matematica, le scienze – si legge nella nota ufficiale pubblicata online sul sito web istituzionale. In via Bosio siamo abituati a lavorare così, le conoscenze si mischiano nelle principali fasi di lavoro: osservazione, sperimentazione e rielaborazione – si legge nella nota ufficiale pubblicata online sul sito web istituzionale. Questo il modo attraverso cui il bambino cresce e apprende autonomamente – si apprende dalla nota stampa. Ad esempio il racconto sullo sfollamento fatto da nonna Nazarena aveva dei buchi ed elementi poco chiari – aggiunge la nota pubblicata. I bambini sono riusciti trovare su mappa il percorso che ha consentito alla famiglia di Nazarena di fuggire da Palena verso Casoli calcolando e ricostruendo date mancanti, “vivendo” quel percorso e riconsegnandolo, attraverso i documentari e il loro risultato, a chi non c’era”.Per guardare la storia di Abramo Rossi clicca quiPer guardare la storia di Nonna Nazarena clicca qui    

Lo riporta una nota diffusa, oggi, dal servizio stampa del Comune di Chieti. I dettagli della nota, della quale viene qui riportato l’intero contenuto testuale, sono stati resi pubblici, alle 12, anche sulle pagine del portale web del Comune di Chieti, sul quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte: comune.chieti.it

 

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