Consiglio Regionale d’Abruzzo, nuova nota diramata in giornata dall’Ufficio Stampa dell’Emiciclo:
– Con una interpellanza depositata ieri, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci interviene “sulle difficoltà logistiche e funzionali di un prezioso presidio socio-sanitario:la Comunità socio-riabilitativa familiare per disabili dell’Aquila – ex Piccola Opera Caritas -nata dall’entusiasmo per il rinnovamento della psichiatria e che, anticipando di due anni la Legge Basaglia, harappresentatoun unicum nel panorama delle attività socio-riabilitative di soggetti portatori di handicap psico-fisico e sensoriale”. Da allora,un’esperienza che era un vanto per la regione Abruzzo e per la ASL ha subìto – per calcoli ragionieristici e insensate logiche di equilibrio di bilancio – una costante disattenzione istituzionale rendendo sempre più faticoso e precario il lavoro al servizio dei giovani pazienti ospiti della struttura – Va ricordato – prosegue Pietrucci – che nel 2018 le due Comunità socio-riabilitative familiari per disabili, fino ad allora operanti a Pianola (AQ) e a San Demetrio ne’ Vestini, furono accorpate in due appartamenti al 5° e 6° piano di una palazzina del Rotilio Center,in via Carducci alla periferia dell’Aquila – Da subito fu evidente l’inadeguatezza di una soluzione che costringeva in spazi insufficienti sia i 13/14 giovani ospiti, siai 16 operatori, tra OSS, infermieri e tecnici della riabilitazione – recita la nota online sul portale web ufficiale. Ma le segnalazioni non hanno prodotto alcun risultato e anzi il pulmino a disposizione della Comunità è stato rottamato e mai sostituito, costringendo gli operatori a fare 8/9 viaggi per trasportare i ragazzi con una vecchia Panda aziendale in luoghi di svago o anche solo a prendere un gelato in centro città. A ottobre 2021 durante la pandemia è stato ventilato anche il trasferimento della Comunità nel comune di Navelli, trasferimento sventato dalle ferme prese di posizione della CGIL, delle Associazioni 24 luglio, 180 Amici e altre che hanno scongiurato l’ennesima ghettizzazione – si legge nella nota ufficiale pubblicata online sul sito web istituzionale. La fragile condizione dei giovani ospiti della Comunità richiede programmazione, percorsi stabili di inserimento sociale, spazi adeguati all’ospitalità, alla riabilitazione, a una decorosa qualità della vita, una localizzazione non isolata dal contesto cittadino proprio per favorire gli scambi, i rapporti umani, le interazioni, le contaminazioni fisiche, psichiche e comunicative di cui questi ragazzi – per lo più affetti da deficit intellettivi – hanno essenziale bisogno – Peraltro la Comunità non risulta ancora normata né dal Piano Sanitario regionale, né dalla LR 31/2007 creando vuoti normativi e problemi amministrativi e gestionali”. Per questo è stato interpellato l’assessore competente “per sapere se conosce la situazione, quali misure sono state prese, se intende favorire una soluzione adeguata alle esigenze della Comunità individuando, per i giovani pazienti ospiti, una allocazione dignitosa, funzionale e definitiva nel capoluogo aquilanosollecitando le competenti strutture regionali e della ASL1”. (com/red)
E’ quanto viene riportato in un comunicato diramato, oggi, dal servizio stampa dell’Emiciclo. La notizia, qui riportata secondo il testo completo del comunicato diffuso, riportato integralmente, e’ stata divulgata, alle ore 11, anche mediante il sito internet del Consiglio Regionale d’Abruzzo, attraverso il quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte della nota riportata: emiciclonews.it