Teatro Stabile d’Abruzzo, nuovo comunicato diramato attraverso il sito web istituzionale:Per “La festa dell’uva” di Mosciano S. Angelo, Teramo, va in scena mercoledì 18 settembre, in Piazza Mario Capuani, Non é mai troppo Abruzzo: Vi insegno la bellezza! di e con Vincenzo Olivieri, una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo – recita il testo pubblicato online. Ingresso libero – recita il testo pubblicato online. Lo spettacolo si pone l’obiettivo di far conoscere, attraverso una lezione-spettacolo, le origini dell’Abruzzo attraverso la “lingua”, la geografia, la storia, la cultura, gli usi e i costumi che la modernità ha modificato facendone perdere di vista l’importanza e l’influenza che hanno avuto sulle popolazioni che ne hanno abitato i territori – precisa il comunicato. Vincenzo Olivieri attraverso un racconto tra ironia e riflessione, percorrerà, insieme agli spettatori, un viaggio nel tempo e nello spazio all’interno delle peculiarità abruzzesi – precisa il comunicato. Lo scopo è quello di presentare in chiave ironica e culturale il “mondo” abruzzese in modo semplice, divertente ma soprattutto didattico – recita il testo pubblicato online. “Oggi nel mondo – ci spiega il Prof. Antonio Sorella, ordinario di Linguistica italiana dell’Università “G. d’Annunzio” Chieti e Pescara- si studia moltissimo la dialettologia italiana, proprio nel momento in cui in Italia, al contrario, si studia sempre meno nelle varie cattedre universitarie ed in particolare nelle regioni del sud, quasi come se ci si vergognasse delle proprie origini, in quanto remora di un passato negativo fatto di povertà, fame, miseria e di sottosviluppo culturale – recita la nota online sul portale web ufficiale. Invece il dialetto può essere recuperato come un qualcosa in più rispetto alla conoscenza dell’italiano che un po’ tutti ormai abbiamo e come anche patrimonio culturale in qualche modo da esportare e far conoscere, così come le bellezze della nostra regione – In Abruzzo, in particolar modo, abbiamo grandi “dialettofili”. Uno di questi è Vincenzo Olivieri, comico, cabarettista, attento osservatore della realtà e studioso del dialetto ma anche colui che ha recuperato il fondo antropologico che c’è sotto il dialetto, per mettere a nudo i vizi e le virtù degli italiani partendo dall’Abruzzo, che è la sua regione, fino ad arrivare all’italiano medio”.
Lo riporta una nota diffusa, poco fa, dal servizio informativo del Teatro Stabile d’Abruzzo. La notizia, qui riportata secondo il testo completo del comunicato diffuso, riportato integralmente, e’ stata divulgata, alle ore 10, anche mediante il sito internet del Teatro Stabile d’Abruzzo, attraverso il quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte della nota riportata: teatrostabile.abruzzo.it