venerdì, Maggio 3, 2024
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Chieti, Sindaco e presidente Febo su Cittadella giudiziaria

Si riporta di seguito il comunicato diramato dall’Ufficio Stampa del Comune di Chieti attraverso il portale web istituzionale:

  Chieti, 6 aprile 2023 – “Apprendiamo dalla stampa l’intenzione da parte del presidente della Regione Marco Marsilio di riscrivere il progetto della Cittadella giudiziaria di Chieti e farlo senza coinvolgere le istituzioni amministrative e di settore operanti sul territorio, che peraltro da anni condividono azioni, una visione comune e un confronto operativo costante, al fine di trovare la migliore ubicazione possibile agli uffici giudiziari dentro la città. Soggetti che non sono stati chiamati dalla Regione a partecipare a conferenze di servizi, o incontri, come sarebbe stato opportuno al fine di vagliare la percorribilità di un’ipotesi che di fatto soppianta il progetto a cui abbiamo lavorato fino a oggi, esponendo Chieti all’ennesima occasione di spopolamento”, così il sindaco Diego Ferrara e il Presidente del Consiglio comunale Luigi Febo, che hanno partecipato a tutti i passaggi con gli altri enti e istituzioni interessate – si apprende dalla nota stampa.   “Il progetto della Cittadella fin qui conosciuto e costruito in questi anni attraverso il costante confronto fra Comune, Provincia, Tribunale, Procura, Prefettura, Commissariato per la Ricostruzione post sisma, Ordine degli Avvocati e, non ultimo, Ministero di Grazia e Giustizia, cerca di contemperare le esigenze di tutti – così Febo e Ferrara – Quella in primis di trovare la situazione più sostenibile per costi e logistica a uffici che non hanno una sede, come la Procura, oggi costretta nel palazzo delle Poste e in affitto, ma anche quella di restare in centro, per evitare a Chieti uno spopolamento ulteriore di sedi istituzionali, lavoratori e utenza relativa, che sarebbe letale per le funzioni della città, avendo già perso in questi anni svariati uffici e una fetta di ben 15.000 abitanti – precisa la nota online. Il progetto da noi concepito, oltre a minori costi sociali derivanti proprio dalla permanenza in centro della Cittadella, prevede un investimento contemperato alle reali esigenze manifestate dai soggetti interessati e sicuramente più contenuto di quello annunciato da Marsilio con il trasferimento di tutti gli uffici giudiziari, Tribunale compreso, nell’edificio del San Camillo De Lellis. Tale struttura è decentrata, è difficilmente raggiungibile dai mezzi pubblici, è in abbandono da anni e, soprattutto, è in carico alla Asl 2, ente che fino a oggi non ha proposto alcun tipo di utilizzo e recupero, né ha portato sui tavoli della Cittadella tale opportunità, probabilmente proprio per i costi e che però potrebbe, attraverso la vendita, vedere ridotto il suo deficit. Ma questa è un’esigenza diversa e, soprattutto, non è quella della città, né quella manifestata dagli uffici giudiziari, riunione dopo riunione, visto che erano favorevoli al progetto in cui il Ministero, oltre a realizzare a ridosso dell’attuale Palazzo di giustizia il nuovo edificio per i giudici di pace e gli ufficiali giudiziari, avrebbe acquistato da Provincia e Asl, l’ex ospedale di via Arniense, per collocarvici la nuova Procura della Repubblica – Un progetto funzionale, infatti i tre edifici sarebbero collegati l’uno all’altro da due ponti sopraelevati e anche modulabile, perché in caso di accorpamento degli uffici giudiziari a livello provinciale, il Comune si è detto disponibile a mettere a disposizione l’edificio dell’ex istituto Santa Maddalena, sempre nel centro storico – Fino a ieri questa era la situazione, a cui abbiamo lavorato tenendo conto anche degli investimenti in essere, fra gli altri: i milioni di euro già spesi per la recente riqualificazione del Tribunale stesso, la nuova piazza San Giustino in dirittura d’arrivo, una rigenerazione milionaria e senza precedenti del centro città che sosterremo con fondi PNRR e che prevede anche l’ampliamento della sosta in piazza Garibaldi, funzionale a tale visione – Così come abbiamo tenuto conto delle promesse non mantenute dalla Asl sull’ex ospedale, dove nonostante gli investimenti fatti, non sono mai decollati gli uffici delle UCCP e dei servizi territoriali – Ora ci chiediamo se il protocollo delle relazioni fra enti sia cambiato da settembre a oggi, non essendo stati minimamente interessati dalle trattative Regione-Governo su un’opera così impattante sulla città. Così come lecitamente ci chiediamo anche se Marsilio conosca davvero la città e le esigenze che erano alla base del progetto attuale, perché davvero ci meraviglia che non le consideri affatto”.

E’ quanto si legge in un comunicato diffuso, in giornata, dal servizio stampa del Comune di Chieti. I dettagli della nota, della quale viene qui riportato l’intero contenuto testuale, sono stati resi pubblici, alle 14, anche sulle pagine del portale web del Comune di Chieti, sul quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte: comune.chieti.it

 

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