martedì, Maggio 7, 2024
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Paolucci boccia il rendiconto: “Riassume quasi cinque anni di fallimenti targati Marsilio”

Si riporta di seguito il comunicato diramato dall’Ufficio Stampa del PD Abruzzo attraverso il proprio portale web ufficiale:

“La revoca dei fondi sulla ferrovia, la stasi della rete ospedaliera, la soppressione del volo per Milano e la mancanza di infrastrutture, l’agricoltura in ginocchio, assenza di politiche industriali, l’inerzia sulla spesa dei fondi europei, il costante spopolamento della regione, la fuga dei pazienti e dei giovani: quasi cinque anni di destra e di fallimenti per la Giunta Marsilio, lenta, inerte e capace solo di collezionare brutte figure – si legge nella nota ufficiale pubblicata online sul sito web istituzionale. La propaganda costante degli ultimi anni non cancella l’assenza di fatti e di programmazione che ha caratterizzato questo Governo regionale, per questo abbiamo votato contro un rendiconto che certifica una legislatura di fallimenti”, duro il commento del capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci sul documento approdato in Consiglio regionale oggi – aggiunge la nota pubblicata. “L’Abruzzo di cui Marsilio parla, nella realtà non esiste – incalza Paolucci – Sulla sanità non si è andati oltre gli annunci: fermi sulla programmazione e 700 milioni di risorse, fra l’articolo 20 e il PNRR, sono in attesa di essere investiti, questo mentre crollano a meno 25.000 le prestazioni sanitarie, migliaia di abruzzesi vanno a curarsi fuori facendo lievitare a 92 milioni di euro i costi della mobilità passiva e chi resta deve aspettare due anni per una tac e mesi per essere visitato, rischiando di morire al Pronto soccorso, nonostante gli sforzi enormi del poco personale ospedaliero – recita il testo pubblicato online. Sul fronte UE, resta il rischio di perdere fondi europei non spesi, sia per Fesr e Fse e se la nuova programmazione risulta maggiormente dotata di risorse, questo succede solo perché l’Abruzzo si è impoverito, non perché Marsilio è stato bravo ad assicurarsele, anzi – precisa la nota online. In tema di figuracce europee, l’ultima riguarda il Pnrr, con la revoca delle risorse a progetti strategici, uno per tutti, la velocizzazione della rete ferroviaria Roma-Pescara, comunicata dal Governo amico mentre all’Abruzzo la Regione diceva il contrario – riporta testualmente l’articolo online. Sulle infrastrutture si continua ad andare male: opere importanti accumulano ritardi, come la Fondovalle Sangro, il Masterplan resta un bancomat e Marsilio, incapace di presentare farina del suo sacco, si attesta anche i meriti di altri, come i 600 milioni di euro di fondi della Giunta D’Alfonso per la viabilità, o l’allungamento della pista dell’aeroporto d’Abruzzo, mentre resta zitto sulla perdita del volo storico e strategico che collega Pescara a Milano e che tutta opera sua – viene evidenziato sul sito web. Parlando di fondi, Marsilio può dunque intestarsi il merito di aver ottenuto non più di 150 milioni di euro, al netto delle opere ferroviarie oggi, peraltro, definanziate, è poco o niente rispetto alla passata Giunta regionale, che si attesta ben 840 milioni e che aveva lasciato iter avviati e progetti pronti per le opere che questo governo regionale ha fermato – aggiunge testualmente l’articolo online. Una Giunta senza visione: che lascia l’agricoltura da sola e senza fondi, non programma la riforma dei Consorzi, commissariati da anni, non pensa ai giovani e alle donne, fanalini di coda per un centrodestra interessato solo alle poltrone e che fa pagare agli abruzzesi anche quelle che non poteva aggiudicarsi, com’è accaduto con i due manager asl defenestrati a Pescara e L’Aquila e il direttore dell’Asr, ai quali i giudici hanno dato ragione e a cui la Regione dovrà ora pagare pesanti risarcimenti – aggiunge la nota pubblicata. Una Regione anche incapace di premure, che non fa investimenti e progetti di rilancio per le aree interne a cui toglie anche i servizi di emergenza e che non riesce ad arrestare lo spopolamento, che ha visto la perdita di oltre 56.000 abitanti negli ultimi otto anni e che non pensa ai giovani, lasciando triplicare la migrazione degli over 30 e alle donne, lasciate ancora senza sostegni e norme per la parità salariale che in altre regioni è legge – recita la nota online sul portale web ufficiale. Non è una Regione capace di contare quella che viene fuori dopo quasi cinque anni di Marsilio, ma un Abruzzo fermo e fanalino di coda di uno sviluppo che al centrodestra non interessa”.

E’ quanto si legge in un comunicato diffuso, oggi, dal PD Abruzzo e online sul sito web ufficiale del partito. La notizia, qui riportata secondo il testo completo del comunicato diffuso, riportato integralmente, e’ stata divulgata, alle ore 03, anche mediante il sito internet del PD Abruzzo, attraverso il quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte della nota riportata: pd-abruzzo.it

 

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