sabato, Luglio 27, 2024
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Energia rinnovabile, trovato accordo Stato-Regioni

Consiglio Regionale dell’Abruzzo, nuovo comunicato diramato attraverso l’Ufficio Stampa dell’Emiciclo:– “Nella Conferenza unificata di venerdì scorso è stato trovato l’accordo tra lo Stato e le Regioni per predisporre il quadro normativo entro cui si potranno definire le aree sulle quali installare gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili”. Lo rende noto il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, con delega all’Energia, Nicola Campitelli. “ Non appena sarà approvato il decreto da parte del MASE – riferisce Campitelli – sono previsti 180 giorni per legiferare, stabilendo la mappa delle aree idonee e non idonee – si apprende dalla nota stampa. L’Abruzzo si era già portato avanti – ricorda –  in quanto già nel corso della passata legislatura, in vista di un imminente sblocco dell’iter nazionale, aveva legiferato in merito, salvo poi la sospensione dei lavori poiché l’allora governo Draghi aveva impugnato la norma – Oggi si riparte da quel testo di legge che aveva costituito, con specifica deliberazione della Giunta regionale, un gruppo di lavoro che vedrà coinvolti sia i settori regionali interessati sia i principali soggetti pubblici che amministrano a vario titolo il territorio – recita il testo pubblicato online. Già dalla prossima settimana – fa sapere il Consigliere FdI – il pool di esperti comincerà a lavorare per far in modo che la Regione Abruzzo possa rispettare le tempistiche previste per offrire agli operatori, nel rispetto del territorio e delle aspettative dei cittadini, facilitazioni nell’individuare le aree dove poter installare gli impianti – precisa il comunicato. La Regione – evidenzia Campitelli –  con la legge del 14 febbraio 2024 n. 6, ha modificato la normativa sulle attività estrattive per rendere più semplice l’identificazione di tali zone che già il Dlgs 199/2021 ha indicato idonee – recita la nota online sul portale web ufficiale. E’ stato altresì stabilito, al fine di promuovere il risanamento ambientale di aree di cava abbandonate e di aumentare la disponibilità dei siti idonei, che gli interessati, anche terzi, possono presentare adeguati progetti – Ciò significa – precisa – che se il titolare dell’autorizzazione ad operare sulla cava non dovesse riuscire a portare a termine il piano di ripristino, un terzo, con lo scopo di installare impianti di produzione di energia, potrà farlo al suo posto – aggiunge testualmente l’articolo online. Siamo partiti – conclude Campitelli – e certamente raggiungeremo gli obiettivi di transizione energetica che ci sono stati assegnati”.

Lo riporta una nota diffusa, poco fa, dal servizio stampa del Consiglio Regionale dell’Abruzzo. I dettagli della nota, della quale viene qui riportato l’intero contenuto testuale, sono stati resi pubblici, alle 15, anche mediante il sito internet del Consiglio Regionale d’Abruzzo, attraverso il quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte della nota riportata: emiciclonews.it

 

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