Polizia, ultimissima dalla Questura di L’Aquila:
Ieri, mercoledì 12 maggio, il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sulmona ha notificato a D.R.M., sulmonese di 26 anni, una misura preventiva recentemente introdotta dal D.L. n. 130 del 2020, nota come DASPO “WILLY”, ed adottata dal Questore della Provincia di L’Aquila, in base alla quale l’uomo non potrà accedere o stazionare per due anni nei pressi di bar e pizzerie del centro storico della cittadina peligna – si apprende dal portale web ufficiale. Il 26enne, infatti, è risultato più volte coinvolto in fatti penalmente rilevanti e di chiaro allarme sociale: nel 2015 è stato posto agli arresti domiciliari per aver aggredito fisicamente e verbalmente otto soggetti nei pressi di un bar innanzi al complesso monumentale dell’Annunziata; nel 2017 è stato denunciato per aver aggredito, unitamente ad un noto pregiudicato, tre persone in un locale notturno di Sulmona; sempre nel 2017 è stato posto in custodia cautelare per aver aggredito, unitamente ad un altro pregiudicato, un individuo con calci e pugni; infine, nel 2019, sempre nei pressi della centralissima piazza dell’Annunziata, ha aggredito un soggetto tanto da costringerlo ad un intervento di chirurgia maxillo-facciale presso l’ospedale civile San Salvatore di L’Aquila – viene evidenziato sul sito web. Il provvedimento biennale, nato grazie agli approfondimenti effettuati dalla Divisione Anticrimine della Questura di L’Aquila a seguito delle pervasive indagini degli investigatori del Commissariato di Sulmona, vieta al violento 26enne di recarsi nei bar e nelle pizzerie del centro di Sulmona, pena la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro – recita il testo pubblicato online.
E’ quanto si legge in un comunicato diffuso, nelle ultime ore, dal servizio informativo della Polizia per quanto riguarda la Questura di L’Aquila. La notizia, qui riportata secondo il testo completo del comunicato diffuso, riportato integralmente, e’ stata divulgata, alle ore 03, anche sulle pagine del portale web della Polizia di Stato, sezione Questura di L’Aquila, sul quale e’ stata data diffusione alla notizia. Fonte: questure.poliziadistato.it